Stage ANBIMA in sicurezza
(pagina in continuo aggiornamento)
In questi giorni ci state scrivendo chiedendo informazioni su quali sono e saranno le procedure di sicurezza all’interno del CFPA apaf durante lo Stage Estivo ANBIMA Lombardia.
Di seguito alcune delle risposte che abbiamo già dato ai genitori interessati
E’ previsto l’obbligo vaccinale o di tampone per accedere al corso?
No, la legge non prevede niente di tutto ciò. Il mantenimento delle misure di sicurezza deve comunque essere affiancato all’andamento della campagna vaccinale e al miglioramento delle norme di sicurezza.
Quanti e quali moduli saranno necessari quindi?
Stiamo predisponendo il Patto di Corresponsabilità tra famiglia ed ente gestore, obbligatorio, e un modulo per la prima accoglienza sia dei ragazzi che degli accompagnatori. Inoltre la prenotazione del proprio posto al concerto conclusivo sarà obbligatoria. Non è possibile imporre il tampone negativo in ingresso a tutti i partecipanti, così come non lo è stato l’anno passato per tutti i luoghi di istruzione e di lavoro.
Misurerete la temperatura?
Sì, ma lo faremo nel completo rispetto della privacy dei ragazzi: le temperature non saranno registrate e non saranno comunicate ad alta voce. Il cfpa apaf è dotato di termoscanner utilizzati in modo esclusivo dai responsabili della sicurezza. Inoltre per legge la temperatura deve essere misurata in ingresso sia ai ragazzi che agli accompagnatori. Non ci sarà un registro della temperatura e non sarebbe possibile tenerne uno.
E le mascherine?
ANBIMA segue la normativa vigente. Le mascherine sono obbligatorie negli spazio chiusi, escluse le camere da letto, proprio come a scuola. Il DPCM 2 marzo 2021 conferma l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto e nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private (non solo nei luoghi chiusi accessibili al pubblico). Si fa eccezione a tali obblighi, sia in luogo chiuso che all’aperto, nei casi in cui, per le caratteristiche del luogo o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi. Non sono soggetti all’obbligo di mascherina i bambini al di sotto dei sei anni, nonché le persone con patologie o disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina. L’uso della mascherina non è obbligatorio durante lo svolgimento dell’attività sportiva.
I ragazzi potranno togliere la mascherina: in camera, in bagno, in sala da pranzo, all’aperto se mantengono le distanze di sicurezza, durante le escursioni in montagna, durante le prove d’insieme se distanziati, durante l’attività sportiva.
Va bene la mascherina di stoffa? Quella comunitaria?
No, vanno utilizzate le mascherine chirurgiche (usa e getta). Non solo perché viene indicato così dalle norme, ma soprattutto perché immaginate un adolescente che gioca, suona, mangia, ride, suda con una sola mascherina di stoffa per una settimana intera? Noi lo abbiamo fatto!
Sanificazione: cosa avete previsto?
La sanificazione degli ambienti non è appannaggio di ANBIMA Lombardia ma di apaf. Tutti gli ambienti sono puliti, in particolare i bagni, almeno una volta al giorno. Sono disposti in punti strategici distributori di gel sanificante.
Distanziati, ormai ci siamo abituati! Ma come avverrà il distanziamento all’apaf?
Innanzitutto il numero di ragazzi per ogni camera è stato ridotto. Da quattro a due, come prevede la norma. Il Ministero ha previsto la possibilità di realizzare campi estivi con pernottamento solo se garantito il metro di distanza tra i letti. L’apaf ha garantito non solo a noi ma anche a tutti gli alunni che hanno frequentato il convitto durante questo anno scolastico, il distanziamento tra i letti. Tra le linee guida nazionali è anche indicato l’utilizzo individuale dei bagni (si fa riferimento ai bagni comuni). L’apaf di Casargo prevede un bagno singolo per ogni stanza.
Durante i pranzi il cuoco ha imposto i posti fissi al tavolo. I ragazzi saranno quindi sempre nella stessa posizione della sala da pranzo. I posti sono stati distribuiti per poter garantire la distanza prevista dalla legge tra ogni commensale. Il cibo è servito e preparato dallo staff di professionisti dell’apaf. Viene eliminato il cestino del pane.
Le prove saranno svolte principalmente all’aperto ma, sia all’aperto che al chiuso, i ragazzi saranno sempre distanziati di almeno un metro tra loro e di due metri dal direttore. Gli spostamenti durante la prova sono da effettuarsi con la mascherina. I posti della prova saranno fissi.
Cosa succede se qualcuno non rispetta le norme di sicurezza?
Crediamo che i ragazzi debbano vivere l’esperienza proposta con serietà ma allo stesso tempo con serenità. Questa serenità viene garantita se tutti rispettano le norme, indipendentemente dalla loro opinione personale a riguardo. Comportamenti volontariamente non rispettosi delle norme di sicurezza portano all’esclusione e all’allontanamento immediato dal campus musicale. Questo può avvenire, come è già successo in passato, per gravi infrazioni al regolamento interno (possono essere motivo di allontanamento fumo, alcool, stupefacenti, bullismo, danni a cose o a persone, non aderenza ai valori e alle finalità del campus, azioni che infrangono la legge). L’allontanamento per questioni disciplinari non prevede la restituzione della quota di iscrizione. In questa occasione è giusto ricordare che l’intera struttura dell’apaf (esclusi i luoghi privati come camere e servizi) è videosorvegliata 24 ore su 24 e il personale preposto alla sicurezza è attento a segnalare comportamenti scorretti.
E se qualcuno ha dei sintomi?
La legge prevede che il ragazzo sintomatico sia messo a parte e sorvegliato da un membro dello staff vaccinato (ecco l’unico caso in cui si parla del vaccino nei regolamenti emanati). Il ragazzo deve essere segnalato al responsabile covid della struttura che deciderà in base alle procedure previste dalla legge. Verrà allo stesso tempo contattata la famiglia e verrà tenuto un dialogo aperto e trasparente con i genitori.
Ci sono altre precauzioni che avete preso?
Per poter garantire un miglior utilizzo degli spazi, viste le restrizioni, abbiamo ridotto grandemente il numero di posti disponibili allo Stage. Rispetto agli anni scorsi infatti la frequenza al secondo turno è praticamente dimezzata: da 120 partecipanti siamo stati costretti a non accettare più di 65 iscritti. ANBIMA Lombardia si è impegnata a non aumentare il costo di partecipazione per venire incontro alle famiglie e ai ragazzi.
Stiamo pianificando il maggior numero possibile di attività all’aria aperta. La veranda, il salone, con numerose finestre e spazio per il distanziamento, il terrazzone e i diversi spazi esterni saranno il nostro vero palcoscenico. La struttura verrà utilizzata per i pranzi, il pernottamento e per i momenti di brutto tempo.
Inoltre l’apaf è strutturato sotto forma di percorso: i ragazzi per svolgere le loro attività, dovranno seguire dei percorsi prestabiliti che minimizzano l’utilizzo di spazi promiscui.
Nonostante in alcuni giorni siano previste attività di gruppi terzi ad ANBIMA, le attività presso la struttura saranno differenziate sia per spazi che per orari. L’ampiezza dei luoghi permette di gestire bolle di attività differenti senza creare sovrapposizioni od incontri. I momenti più delicati (accoglienza e congedo) sono organizzati di modo da minimizzare la sovrapposizione di corsi. Naturalmente abbiamo evitato qualsiasi forma di pranzo comunitario per evitare di andare a creare situazioni di ulteriori situazioni di stress sull’organizzazione. Per lo stinco di maiale e per la torta “trionfo di crema” dovremo ancora aspettare qualche mese.
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